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La Primavera, 1904
Olio su tela
Dimensioni: cm 42,3 x 78,5
Firma e data in basso a destra
Opera archiviata dall’Istituto Matteucci con il n. 88770 in data 4 dicembre 2001, Viareggio
Provenienza
Collezione Mengoli
Galleria Marco Bertoli, Modena
Galleria Enrico, Milano, 2001
Collezione privata Sassi, Modena
Bibliografia:
Il quadro attesta il mutamento d’indirizzo avvenuto nel pittore, intorno alla fine del secolo, verso un tipo di raffigurazione a sfondo simbolista. Tale orientamento è la conseguenza dell’affermazione della nuova tendenza alle Biennali veneziane degli inizi del secolo dove Cannicci, nel 1903, aveva presentato l’Ave Maria. In questa composizione egli aveva fornito un’anticipazione del tema della maternità evocato in chiave di sottile e commovente religiosità virgiliana. Per il senso di affettività che pervade la scena, accentuato da una gamma di colori sui quali prevale il rosa tenue delle colline sullo sfondo, la Primavera costituisce un esempio suggestivo del tema pastorale, interpretato secondo l’ottica spiritualistica di pittori come Millet e Segantini. Il riferimento alla visione allegorica dell’iconografia materna che quest’ultimo aveva già dato nel 1889 nella celebre composizione Le due madri appare inequivocabile nella contrapposizione dei due elementi centrali della figurazione: la pecora in primo piano che allatta l’agnellino e la giovane mamma seduta sotto il mandorlo in fiore intenta alla stessa occupazione. Un comune momento di vita campestre che Cannicci riesce a tradurre in un’immagine di grande calore e sentimento.
Il quadro attesta il mutamento d’indirizzo avvenuto nel pittore, intorno alla fine del secolo, verso un tipo di raffigurazione a sfondo simbolista. Tale orientamento è la conseguenza dell’affermazione della nuova tendenza alle Biennali veneziane degli inizi del secolo dove Cannicci, nel 1903, aveva presentato l’Ave Maria. In questa composizione egli aveva fornito un’anticipazione del tema della maternità evocato in chiave di sottile e commovente religiosità virgiliana. Per il senso di affettività che pervade la scena, accentuato da una gamma di colori sui quali prevale il rosa tenue delle colline sullo sfondo, la Primavera costituisce un esempio suggestivo del tema pastorale, interpretato secondo l’ottica spiritualistica di pittori come Millet e Segantini. Il riferimento alla visione allegorica dell’iconografia materna che quest’ultimo aveva già dato nel 1889 nella celebre composizione Le due madri appare inequivocabile nella contrapposizione dei due elementi centrali della figurazione: la pecora in primo piano che allatta l’agnellino e la giovane mamma seduta sotto il mandorlo in fiore intenta alla stessa occupazione. Un comune momento di vita campestre che Cannicci riesce a tradurre in un’immagine di grande calore e sentimento.
€ 25.000 / 40.000
INDICAZIONE DI VENDITA
Asta Live 49
Arte Moderna, Contemporanea e dipinti del XIX Secolo
gio 12 Maggio 2022
Milano
TORNATA UNICA 12/05/2022 Ore 15:30